Come tutte le macchine (elettrodomestici), anche il climatizzatore se soggetto a una periodica manutenzione risulterà più efficiente e salutare…anche per il portafoglio!
L’importanza di avere filtri puliti
Prima di fare qualsiasi operazione e mettere le mani al condizionatore bisogna assolutamente ricordarsi di togliere la corrente, per ovvie ragioni. Una volta fatto ciò, per prima cosa va smontata la carrozzeria ed aspirati i sedimenti di polvere più evidenti; quelli più fini andranno rimossi con semplice acqua e sapone neutro.
Successivamente andranno rimossi i filtri a carboni attivi, soltanto se l’impianto di condizionamento ne è dotato, e lavati con acqua e detergente neutro. Anche i filtri antipolvere, costituiti da un telaio con una rete di fili di nylon, andranno puliti come i precedenti e passati poi con un prodotto germicida. Tutte le parti andranno lasciate asciugare all’aria prima di essere rimontate.
Va sottolineato che tenere i filtri puliti porta indubbiamente diversi benefici cominciando con l’emissione di aria sempre pulita, la riduzione degli sprechi energetici dovuti all’inefficienza dell’impianto a causa di sporco residuo e la prevenzione di blocchi improvvisi. Per contro, un filtro sporco o pulito male può portare a problemi di salute, in quanto può ospitare batteri e agenti patogeni.
Non dimenticare l’unità esterna!
Anche l’unità esterna ha bisogno di pulizia, forse anche più di quella interna: i filtri dell’involucro si intasano facilmente di qualsivoglia tipo di sporco presente nell’aria, diminuendo la resa del climatizzatore. Pulire con cura tutta la superficie con compressore o pennello e infine con un panno inumidito sarà sufficiente ad assicurarsi il giusto funzionamento dell’impianto.
Al momento della successiva accensione, è buona norma non restare nella stanza climatizzata nella prima ora di utilizzo, poiché eventuali residui di sostanze igienizzanti utilizzate potrebbero essere immesse nell’aria e dare fastidio.
Quando richiedere l’intervento di un professionista
Quelle descritte sono operazioni che è possibile svolgere in completa autonomia, ma lo stesso non si può dire per ciò che riguarda la manutenzione dei gas utilizzati nell’impianto, che andranno invece controllati da un professionista nel caso in cui si accusi un calo di prestazioni anche a seguito delle manutenzioni sopra scritte.