Esistono tanti tipi di pellet in commercio, differenti per caratteristiche qualitative e tecniche. L’offerta è davvero eterogenea, e sbagliare è facile: puntando unicamente sul fattore prezzo, e quindi scegliendo il prodotto meno costoso in commercio, ti sembrerà di risparmiare sul momento.
L’uso quotidiano, però, ti dimostrerà che un pellet scadente può essere davvero deleterio per la tua stufa.
La scelta del pellet
Ci sono una serie di accortezze da seguire per assicurarsi di comprare un buon prodotto.
- Guarda con attenzione l’etichetta: lì troverai indicazioni importanti sulla qualità del pellet, tra cui potere calorifico, umidità e tipo di legno come faggio o abete.
- Controlla se sono presenti certificazioni, che garantiscono controlli, tracciabilità, trasparenza e sostenibilità.
- Dopo l’acquisto, effettua alcuni test in casa per verificare l’effettiva qualità del materiale e capire se vale la pena riacquistarlo oppure no.
Meglio faggio o abete?
Come già specificato, sull’etichetta del pellet deve essere indicato il tipo di legno: i più utilizzati per realizzare il pellet sono il faggio e l’abete, che hanno caratteristiche leggermente diverse. In genere, il pellet di faggio ha un potere calorifico più elevato, ma in alcuni casi è maggiore la quantità di cenere. Quello di abete, invece, rilascia meno cenere, ma ha una resa di poco più bassa. Tuttavia, sono entrambi due ottime essenze con un potere calorifico molto simile. L’unica condizione necessaria è che il pellet deve essere fatto con legno vergine che ha subìto unicamente trattamenti di tipo meccanico: non deve contenere sabbia o composti chimici come residui di vernici, colle o impregnanti che bruciando potrebbero essere realmente nocivi.
Prove pratiche fai da te
I criteri che stanno alla base delle certificazioni ti permettono di individuare il pellet migliore in modo abbastanza intuitivo. Se però vuoi essere davvero certo di fare la scelta giusta per le tue esigenze, ti consigliamo di fare qualche test casalingo, magari acquistando qualche sacco senza procedere subito al rifornimento per tutto l’inverno.
Parti con la segatura: se all’interno della confezione noti una gran quantità di legno in polvere, vuol dire che il pellet tende a sgretolarsi e che la sua qualità è bassa. La polvere di pellet è molto fine e tende ad infiltrarsi tra le componenti meccaniche ed elettroniche con il rischio di malfunzionamenti.
Se non c’è molta polvere, puoi passare dunque alla prova dell’acqua, semplice e veloce. Immergi una manciata di pellet in un bicchiere d’acqua. Se il pellet va a fondo e l’acqua non intorbidisce significa che hai acquistato un buon prodotto: è compatto, non si sbriciola e non ha residui di polvere.
Infine, non dimenticare di chiedere consiglio al tuo rivenditore di fiducia: saprà consigliarti per poter fare l’acquisto migliore!