Trasferire le piante “al coperto”
Con l’inverno in arrivo è bene prepararsi a proteggere le “piante domestiche” dal gelo. Stratagemma più ovvio e (dove possibile) più semplice da realizzare, sarà quello di trasferirle “al coperto” durante i periodi freddi. È importante però che il luogo sia ben illuminato e, nell’eventualità si tratti di un interno domestico, che le piante vengano posizionate lontane da fonti di calore diretto quali stufe, caminetti, termosifoni ecc. Collocatele preferibilmente accanto a una finestra -senza che le foglie entrino in contatto col vetro freddo- cosicché abbiano modo d’assorbire la luce solare.
La pacciamatura e altre protezioni
Laddove non è possibile il trasloco in ambiente chiuso, alternativa efficace sarà cospargere la terra delle piante col “pacciame” (materiale naturale o artificiale impiegato per coprire il terreno e difendere le radici): piccoli pezzi di legno, foglie secche, paglia ecc.
Ulteriore protezione termica è ottenibile fasciando il vaso con un sacchetto di juta o della carta di giornale. Meglio ancora sarebbe procurarsi dei teli protettivi in polietilene multiuso, ideali per avvolgere piante, vasi e per la costruzione di serre a tunnel. Potrete disporre le piante più resistenti accostandole a un muro rivolto verso sud, ricoprendole con il telo: ma abbiate sempre cura vi siano aperture adatte a far circolare l’aria, evitando così l’originarsi di condensa e muffe.
La serra, un’ottima soluzione
Disponendo dello spazio necessario, poi, una piccola serra risulterebbe perfetta per riparare le piante più delicate dall’azione di agenti atmosferici e insetti. Inoltre, la serra trattenendo il calore assorbito di giorno assicurerà una temperatura di circa 5°C superiore a quella esterna anche nottetempo. Affinché i raggi solari penetrino all’interno dell’ambiente, però, sarà essenziale tener puliti i teli e fare in modo che nelle ore di luce la serra non sia mai adombrata. Se nell’arco della giornata le temperature dovessero alzarsi troppo, la struttura andrà arieggiata per impedire un’eccessiva formazione d’umidità e conseguente surriscaldamento.